La Corte Costituzionale ha emesso la sentenza n. 75/2023 il 23 febbraio 2023, riguardante le denominazioni comunali per la protezione delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche, conosciute come DE CO. Secondo la Corte, la legge della Regione Siciliana n. 3 del 2022, che ha istituito il Registro regionale dei prodotti a denominazione comunale De.Co., non viola la normativa dell’Unione europea relativa ai marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Tipica) e STG (Specialità Tradizionale Garantita). Questa legge è stata creata per proteggere, tutelare e diffondere le produzioni agroalimentari ed enogastronomiche territoriali. La Corte costituzionale, nella sua sentenza, ha respinto l’opposizione del Governo sostenendo che la denominazione comunale (De.Co.) è una “attestazione di identità territoriale” utilizzata per identificare l’origine e il legame storico-culturale di un particolare prodotto tipico con il territorio comunale. Non si tratta di un marchio che attesta la qualità e, quindi, le denominazioni comunali (De.Co.) non interferiscono con le denominazioni registrate a livello europeo (DOP, IGP e STG), né rappresentano una restrizione quantitativa nel mercato interno. La sentenza sottolinea che anche altre leggi regionali hanno istituito registri di denominazioni comunali (De.Co.).