La Torta di Fichi nasce in un convento di padri Gesuiti, l’attuale Villa Peyrano. Era usanza per i missionari, tornati dai loro viaggi, portare prodotti tipici scovati nelle terre in cui avevano svolto la loro opera di evangelizzazione. Una volta portarono le piante di fichi, che ad Albarola trovarono il clima ideale per crescere. La produzione di fichi era talmente abbondante che si iniziò a far seccare o a cuocere al forno i frutti per conservarli in vista dell’inverno. Da questa pensata, nacque la torta di fichi, prodotta in due varianti: una crostata con i fichi contenuti in un letto di pasta al limone, l’altra ripiena con i fichi che fanno da farcitura.
Per godere al massimo della bontà dei frutti, sono due i mesi perfetti per testare questo dolce: a giugno, quando maturano i fioroni, o a settembre, quando i frutti del fico raggiungono l’apice della bontà.
Dal 2007 il Comune di Vigolzone ha riconosciuto alla torta di fichi con la DE.CO
Ricetta:
TIPOLOGIA
Dolce
DIFFICOLTÀ
Facile
INGREDIENTI:
– ½ kg di farina di frumento 00
– 150 gr di burro
– 150 gr di zucchero
– 2 uova intere
– una dose di lievito
– un pizzico di sale
– succo di due limoni
– 20 fichi freschi di varietà bianca, verde e rossa (o altro)
– 3 fichi fioroni
– armelline (i semi amari edibili di albicocche) o mandorle amare
PREPARAZIONE:
Amalgamare con energia gli ingredienti (esclusi i fichi e le mandorle amare) fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo. Lasciare riposare un’ora in un luogo fresco e stendere la pasta con il mattarello.
Sul fondo di una teglia circolare sbriciolare le mandorle amare (o pestare le armelline) e foderare con la pasta, sulla quale vanno disposti in modo circolare i fichi bianchi, rossi e verdi tagliati a rondelle.
Completare con i fichi fioroni tagliati e strizzati. Informare in forno caldo a 200 °C per circa 40 minuti, fino a quando il colore della polpa dei fichi è rossastra e i frutti non si sono rinsecchiti.