Descrizione prodotto
Il tombolo, infatti, è un cuscino su cui si appuntano degli spilli sino a formare un disegno preciso. Poi, su quegli stessi spilli, viene passato e annodato un filo di cotone bianco. Una volta completata l’operazione, si tolgono gli spilli ed il pizzo è pronto.
Elementi che lo caratterizzano
Il Tombolo di Mirabella Imbaccari si caratterizza per la presenza di una grande quantità di riccioli e rose e per una tela dalla tramma fittissima. nei disegni tipici è riconoscibile la fortissima influenza del barocco siciliano.
Storia Prodotto
La diffusione del Tombolo si ebbe grazie all’iniziativa di una nobildonna catanese, la baronessa Angelina Auteri, moglie del principe Ignazio Paternò Castello, che in seguito ad una miracolosa guarigione da un male di cui era vittima, decise, insieme alla moglie, di dedicarsi alla fede entrando in convento e donando in beneficenza l’intero ingente patrimonio. La gentildonna catanese, istituì nella città l'”Opera del Tombolo”, un’associazione che insegnava questa arte del ricamo a mano, oggi principale attività dell’artigianato locale. Si tratta di un tessuto finissimo, ottenuto da un intreccio di un filo di lino e di cotone mediante fuselli di legno, abilmente manovrati da dita esperte su una specie di cuscino, il tombolo appunto. Tale lavoro risale ai primi anni del secolo: l’Opera del Tombolo sorgeva come istituzione sociale per dare occupazione alla gioventù femminile del paese, dove i catanesi principi di Biscari trascorrevano gran parte del tempo libero. Nel 1910 l’iniziativa veniva ufficialmente riconosciuta dopo l’arrivo di quattro suore dell’ordine di Santa Dorotea, chiamate per continuare il lavoro ormai avviato. Da allora il tombolo assumeva il contorno di una attività tipica della cittadina, tant’è che nel 1986 veniva inaugurata una Mostra Permanente del Tombolo.