Un territorio vocato alla crescita e raccolta di una particolare specie di tartufo. I primi ritrovamenti di tartufi in Valle Grana documentati si possono far risalire agli anni ’30 grazie a contadini che zappavano a mano i loro terreni per coltivare le vigne o seminare orzo e frumento sui terrazzamenti esposti a sud. Nessuno sapeva cosa fossero, mancava infatti la tradizione di cucinare il tartufo, venivano quindi abbandonati ed impedito ai cani di mangiarli per paura che fossero velenosi. Purtroppo la popolazione locale è stata a lungo ad osservare attribuendo poca o nulla importanza a questo prezioso prodotto lasciando la strada libera a vari cercatori provenienti da località piemontesi dove da secoli è radicata una tradizione di cerca del tartufo.
Tecniche di conservazione
Il tartufo, per svilupparsi, ha bisogno di molta luce.
Dove lo possiamo acquistare
Lo si può trovare nel comune di Montemale (Cn)
Eventuali sagre o eventi di produzione
Il tartufo nero di Montemale sarà oggetto di studio da parte di ricercatori esteri (finlandesi e giapponesi) in collaborazione con l’AMBAC “Cumino” di Boves.