Storia del prodotto: L’arte della tessitura è praticata a Cortale (CZ) sin dagli inizi del ‘900: infatti, le donne di Cortale indossavano scialli in lino, cotone e in seta con disegni e colori molto particolari (derivanti da tinte naturali) e ben riconoscibili, come ad esempio quelli a strisce, e la tradizione si è tramandata da generazione in generazione. La città fino alla fine dell’800 faceva parte del cosiddetto “triangolo della seta”, insieme a Borgia e San Floro: un territorio di grandi produzioni di seta e tessuti serici di qualità con i quali veniva rifornita la grande e rinomata industria della seta di Catanzaro, le cui origini si fanno risalire addirittura all’anno mille, con il culmine nel ‘600 per poi andare incontro ad un declino progressivo due secoli dopo. Da quì la grande diffusione del gelso (Morus alba e Morus nigra) delle cui foglie si nutrivano i bachi da seta (Bombyx mori).
La bachicoltura era un’attività familiare: tutti in casa allevavano i bachi sui telaietti per poi fornire i bozzoli (bianchi o gialli) da cui trarre il prezioso filamento tramite tecniche ormai oggi scomparse.
Nella cittadina la tradizione è portata avanti dai coniugi Marianna e Nicola Procopio e da un’associazione femminile che allevano i bachi, ottenendone la seta e producendo rari e preziosi manufatti, venduti ed esportati ovunque: coperte, copricoperta, tovaglie ed asciugamani, cuscini, centri, paralumi, scialli e sciarpe, sacchettini e bomboniere. Produzioni uniche e preziose in quanto tutte diverse l’una dall’altra in quanto realizzate a mano e con l’antico telaio e per questo veri esempi di arte e di design.
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