La fantasia popolare che da sempre, sa cogliere le indicazione della religione per abbinarle nei giorni di festa a pietanze e dolci, è riuscita a trovare, nella realizzazione di questo piatto, forma e nome molto appropriato. Nasce così il Serpe di Cingoli, in riferimento al serpente, colpevole di aver istigato l’uomo e la donna a compiere il peccato originale.
Si presenta come un dolce disposto a forma di serpente, preparato come tradizione durante le feste natalizie.
Il SERPE DI CINGOLI De.Co. è un prodotto da forno ottenuto seguendo le indicazioni di un disciplinare ben definito: nella preparazione del ripieno debbono essere utilizzati esclusivamente albume d’uovo di provenienza locale, cacao in polvere, mandorle di provenienza italiana, limone e zucchero semolato. La pasta esterna del SERPE DI CINGOLI De.Co. viene elaborata partendo da farina di frumento, tuorli d’uovo, latte, tutti ingredienti di provenienza locale, zucchero semolato, margarina vegetale, limone, vaniglia e lievito.
Storia del prodotto
La caratterizzazione territoriale in Cingoli del SERPE è testimoniata dal fatto che da tempo memorabile le Monache Clarisse nel loro Monastero in paese lo confezionassero nei giorni di festa. Qualche ingrediente oggi sarà sicuramente cambiato. Gli ingredienti originari dovevano avere molti più legami con la tradizione agraria di Cingoli, ma nella sua struttura il dolce è arrivato sino a noi molto simile all’originale.
Zona di produzione
Comune di Cingoli, nelle Marche
Ricette
Procedimento:
prendere 100 gr. di noci, 200 gr. di mandorle. Scottare appena le mandorle in acqua bollente, pelarle e spezzarle. Montare 3 albumi a neve, aggiungere 300 gr. di zucchero, 50 gr. di cacao amaro in polvere un limone grattugiato, aggiungere, se necessario, un po’ di latte per rendere l’impasto più morbido.
Preparare la pasta con tre rossi d’ uovo, 600 gr. di farina, 150 gr. di zucchero, 150 gr. di margherina, una cartina di lievito, un limone grattugiato e latte se necessario per rendere l’impasto omogeneo.
Lavorare la pasta per circa 10 min. Tirare poi una sfoglia di forma rotonda di circa mezzo centimetro di spessore, cospargere l’impasto con il ripieno, arrotolare il tutto a forma di esse e stringere i lati, pennellare con il tuorlo di un uovo battuto e aggiungere granella di zucchero. Cuocere in forno caldo per circa 25 minuti.
Leggende
Nella tradizione locale, il padrino dona questo dolce al figlioccio nel giorno della Cresima, il giorno in cui la Cresima rende il ragazzo soldato di Cristo, investito di coraggio per vincere le insidie del male, questo dono rappresenta simbolicamente la sua prima prova da combattere contro il male.
L’esito di questa prova è naturalmente scontato, il rettile verrà non solo sconfitto, ma letteralmente fatto a fette e golosamente mangiato.