Con la definizione di “Patata di Cesiomaggiore”, si fa riferimento ad una specifica area di produzione e a un utilizzo di ben precise e tradizionali varietà di patata.
I fattori qualitatitivi della Patata di Cesiomaggiore sono strettamente legati a particolari fattori: l’ambiente di coltivazione montano (tra i 350 e 600 metri di altitudine), l’ottima esposizione a sud dei terreni, una buona frequenza e distribuzione delle piogge, l’ottima disponibilità d’acqua nei terreni nonché la fertilità e naturalità degli stessi, l’adeguata ventilazione, l’assenza di nebbie e elevata umidità atmosferica (particolari escursioni termiche giornaliere) influiscono notevolmente sulle caratteristiche chimico – nutrizionali ed organolettiche.
Le varietà che vanno a costituire il nucleo fondante della “Patata di Cesiomaggiore” sono quelle tradizionali e conosciute da oltre 70 anni nella zona.
VARIETA’:
MAJESTIC: è la tradizionalissima varietà giunta nell’area ancora nella metà del secolo scorso, semitardiva . La pianta presenta steli poco numerosi, poco procombenti, tuberi di pezzatura uniforme, un po’ falcati, buccia giallo chiara e liscia e occhi superficiali. La pasta è di colore bianco, alquanto farinosa e ricca di sostanza secca. Classificata in tipologia C è ottima per gli gnocchi, purè, insalata, minestroni ed è adatta ad essere conservata.
BINTJE: altra tradizionale varietà importata in zona ancora nella metà del secolo scorso, è semiprecoce, con steli poco numerosi robusti e forti, tuberi grossi e di buona forma, lungovali, buccia giallo chiara e occhi alquanto superficiali. La pasta è di colore chiaro, con contenuto discreto di sostanza secca. Classificata in tipologia C, può essere preparata al forno, gratinata o fritta.
CORNETA: molto diffusa e molto apprezzata dalle popolazioni locali. Le sue caratteristiche si esprimono al meglio nei locali terreni montani e si caratterizza per la forma del tubero a cornetto, di piccole dimensioni, allungata e ricurva. La pasta è di colore giallo paglierino , con pasta a granulazione fine, soda e morbida al contempo. Le sue caratteristiche la rendono insuperabile accompagnata a spezzatini e arrosti.
RAFAIOSA: si tratta di una originalissima e particolare varietà o eco-tipo di patata, coltivata nella Val Belluna che ha preso il nome dialettale locale e che richiama la caratteristica della pelle delle mani screpolate e ruvide. E’ una patata a maturazione media- precoce, a pasta gialla.
TECNICHE DI LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE: La coltivazione fa riferimento a tecniche tradizionali, con l’opportuno di opportune rotazioni colturali, abbondanti fertilizzazioni a base di letame, ripetute operazioni di sarchiatura e rincalzatura, il divieto di trattamenti con erbicidi di sintesi chimica, il divieto dell’utilizzo di insetticidi e prodotti chimici.
La temperatura di conservazione della patata non dovrà scendere al di sotto dei 5 C°, oltre la quale la polpa subisce gravi e compromettenti cambiamenti. Null’altro è previsto per la conservazione e stagionatura.
SAGRE:A fine agosto a Cesiomaggiore c’è la “Festa Provinciale della Patata di Cesiomaggiore” dove vengono presentati piatti della cucina tradizionale a base di patate.
Zone di produzione: Cesiomaggiore e tutta la provincia bellunese