Descrizione prodotto
Il dolce dalla forma caratteristica ha come base l’impasto del pane.
Storia Prodotto
Il 16 agosto la festa della michetta rievoca un episodio in cui storia, tradizione popolare e leggenda sono strettamente intrecciati. L’episodio storico è legato ai soprusi del tiranno Imperiale Doria del XIV secolo.
E’ diffusa convinzione fra gli studiosi che anche il signore di Dolceacqua praticasse lo jus primae noctis. Ma una giovane coraggiosa, una sposa diciassettenne che qualcuno identifica con Lucrezia e altri con Filomena, si rifiutò e fu gettata in prigione in catene. La Lucrezia della prima leggenda fu salvata dalla sollevazione popolare guidata dallo sposo, un certo Basso, che cacciò il tiranno per qualche tempo; la Filomena della seconda versione invece morì dopo un mese e pare che il suo fantasma vaghi tuttora inquieto fra le rovine del castello.
La vittoria del popolo contro l’ odiato tiranno fu festeggiata il 16 agosto. Si narra che per l’ occasione fu preparato un semplice dolce, la michetta, una specie di doppia brioche dal nome allusivo, riferito alla liberazione della donna. Da allora è tradizione che il mattino del 16 agosto un’ allegra brigata di giovani, accompagnati da un’ orchestrina, compia il giro dei due quartieri del paese visitando le cantine e sostando sotto le finestre delle ragazze, alle quali viene chieste a gran voce la “michetta”. Le ragazze rispondono maliziosamente calando dentro un cesto i caratteristici e trasportate da un mulo, saranno poi distribuite in beneficenza.
Tecniche coltivazione
Temperature
Ricette
1 kg di farina di frumento, 60 grammi di lievito di birra, 350 grammi di zucchero, 250 grammi di burro, 4 uova fresche, 100 grammi di olio extravergine di oliva, la scorza grattugiata di un limone, acqua tiepida, un pizzico di sale.
La prima cosa che bisogna fare quindi, è sciogliere il lievito di birra in un po’ di acqua tiepida. Mentre il lievito si scioglie, preparate su un ripiano in legno una fontana con la farina, e aggiungetevi in ordine le uova, l’olio di oliva, tre etti di zucchero, il burro, la scorza di limone grattugiata, il sale e il lievito sciolto. Dopo di che, rimboccatevi le maniche e cominciate ad impastare: dovrete farlo a lungo, tirando molto l’impasto, dopo di che e lasciate lievitare almeno un’ora. Modellate le michette dando alla pasta una forma ellittica, lunga circa quattro centimetri e larga due, e disponetele in una teglia unta d’olio un po’ distanti le une dalle altre, per evitare che si attacchino con la seconda lievitazione, che deve durare anch’essa un’ ora. Quando avranno all’incirca raddoppiato il loro volume, infornatele e lasciatele cuocere finché non assumeranno un colore dorato, quindi inumidite la parte superiore e cospargetela con lo zucchero rimanente.