Storia del prodotto: La città di Tramonti è conosciuta per aver dato i natali a oltre 3000 pizzaioli che hanno portato la tradizionale culinaria della pizza nel mondo.
La storia della nascita della pizza in questo paese risale al Medioevo, quando nei forni rurali si usava preparare una panella di farina di segale, germanella, miglio e orzo che veniva consumata appena sfornata, insaporendola con spezie e lardo. La tradizione proseguì negli anni fino ad arrivare agli inizi del Novecento. In questi anni in occasione della commemorazione dei defunti si diffuse l’uso di comprare, al ritorno dal cimitero, una schiacciata candita con pomodori, olio e origano. Negli anni Cinquanta con le grandi emigrazioni, molti pizzaioli aprirono i loro battenti nelle città del Nord, servendo la loro tradizionale schiacciata con l’aggiunta della mozzarella. E’ la pizza che conosciamo e gustiamo noi oggi.
La ricetta:
Il Comune di Tramonti con la denominazione comunale ha deciso di fissare questa tradizione e le caratteristiche della sua pizza, che privilegia l’utilizzo di pomodori scelti, olio Dop Colline Salernitane e la mozzarella Fior di Latte.
Gli ingredienti necessari per fare la “Pizza Tramontana ” sono:
-pomodori freschi a dadini
-scamorza
-soppressa nostrana
-funghi chiodini di Tramonti
-basilico di Tramonti -pepe nero
-formaggio pecorino
-olio extra vergine.
L’Impasto
Per ottenere un buon impasto è necessario: miscelare 1/3 di farina 00, aggiungere acqua depurata, sale, lievito.
Per rispettare eseguire i buoni consigli della tradizione, con i vantaggi che se ne ricavano, l’impasto dovrebbe essere preparato nelle tinozze di legno di una volta per renderlo omogeneo, e tutto gusto dovrebbe avvenire a temperatura giusta. A mo’ di esempio, ecco le dosi per 1 kg. di pasta (per ottenere 7 pizze):
-1 kg di farina mista;
-500 gr. di acqua;
-10 gr. di sale;
-3 gr. di lievito.
Ottenuto l’impasto, lo si deve lasciare riposare per almeno tre o quattro ore in ambiente ne freddo ne troppo caldo. Poi si preparano palline o pagnottelle di circa 150/180 grammi cadauna e, da esse, un disco di pasta con un diametro di circa 25/30 centimetri.
La preparazione:
Riporre un po’ di farina in un angolo del banco di lavorazione, spruzzarne un po’ sullo stesso banco onde evitare che le mani e l’impasto si appiccichino durante la lavorazione. Ora prendere la «pagnottella» e stenderla sul ripiano (in marmo o in legno) allargandola con le palme delle mani sino ad ottenere un disco largo una trentina di centimetri di diametro.
Una volta steso il disco di pasta, lo si guarnisce e lo si mette nel forno; all’uscita dal forno si aggiunge l’olio extra vergine d’oliva.
Sagre: Ogni anno, ad agosto, viene realizzato il Festival della Pizza, durante il quale forni e pizzaioli ne consentono la degustazione.