‘A l’amigo se péla el figo, al nemigo se péla el pérsego’, questo proverbio testimonia la considerazione di questo frutto in terra vicentina.
A Creazzo, verso fine estate, si può assistere alla fioritura di fichi dalla buccia sottile, di dimensioni contenute, e dal colore verde che, a completo sviluppo, secernono una goccia limpida di dolce succo. È una varietà molto diffusa nel territorio di Vicenza, conosciuta nel linguaggio popolare anche come “Fico de la resta”.
In dialetto, la resta è una spiga di grano che maturandosi si apre lasciando uscire i chicchi. Per quanto concerne i fichi, ci sono diverse interpretazioni su questa denominazione, e la prevalente è quella secondo cui il nome deriva dal fatto che, una volta maturati, tendano ad aprirsi come una spiga.
Questo frutto può vantare diverse peculiarità, tra cui la buona disposizione nel diventare ottimi fichi secchi. Oltre al classico abbinamento con il prosciutto crudo, regge bene il confronto anche con la carne di maiale e con la pasta, sfiorando sapori e dolcezza unici.