La coltivazione della “fava di Zollino”, come del resto altri legumi di Zollino, entra nella tradizione contadina del comune della Grecìa Salentina ed è comprovata dalle testimonianze di anziani contadini i quali ricordano che i loro nonni coltivavano quel tipo di fava.
La Cuccìa, ecotipo locale coltivato prevalentemente per essere consumato in famiglia allo stato secco, rappresenta un ingrediente fondamentale per minestre e per alcuni piatti tipici come, ad esempio, “fave e foje” o “fave a cecamariti”.
Caratteristiche particolari della fava di Zollino (Vicia Faba varietà Major Harz), chiamata anche Cuccìa dalla popolazione zollinese, sono quelle di avere un aspetto schiacciato, di essere leggermente più grandi rispetto alle fave ottenute da cultivar commerciali, di avere un baccello con non più di 5 semi, e soprattutto quella di conservarsi integre alla cottura, dimostrando un’ottima cucinabilità.
Tecniche coltivazione
Le fave ottenute nell’annata precedente da piante scelte dall’occhio attento dell’agricoltore, vengono seminate nel mese di novembre e raccolte in un unico passaggio a pianta intera nella prima metà di maggio.
La trebbiatura del prodotto, dopo un’adeguata esposizione al sole, viene realizzata attraverso la battitura delle piante con dei bastoni sui moderni spiazzi aziendali, pur esistendo, ancora oggi alcune realtà in cui la trebbiatura manuale, strettamente legata alla cultura contadina della Grecìa salentina, avviene sulle vecchie aie, gelosamente custodite dai contadini locali.
Il trapasso all’agricoltura moderna si nota solo con la surgelazione delle fave fresche, che alcune famiglie contadine locali mettono in essere per assicurarsi il prodotto per un ampio periodo di tempo.
Dove lo possiamo acquistare
Azienda Agricola Calò Antonio Pantaleo
Azienda Agricola Calò Donato
Azienda Agricola Villani