Il Collo d’Ocio ripieno è un piatto tradizionale della cucina contadina aretina, legato al periodo della battitura e alle grandi ricorrenze. L’ocio era un animale di importanti dimensioni, per questo motivo, nelle occasioni di festa si era in grado di sfamare un numero notevole di persone.
Ingredienti:
collo d’ocio, pangrattato (una tazza e più); 1 etto di parmigiano; uno o due spicchi d’aglio; una grossa manciata di prezzemolo; 3 etti di carne macinata; mollica bagnata nel latte; due uova; sale e pepe; noce moscata; qualche foglia di persia. Oggi si aggiunge un po’ di macinato per dare aroma, mentre un tempo venivano uniti solo i fegatini, ingrediente indispensabile nella ricetta. I colli vengono separati dall’animale, scacchionati (i cacchioni sono le penne in crescita o le basi delle penne) sulla fiamma, svuotati dell’osso e lavati. Si uniscono tutti gli ingredienti e si procede al riempimento del collo, cercando di non farcirlo in modo eccessivo o il ripieno, che durante la cottura aumenterà di volume, spaccherà la pelle del collo. Si chiude cucendo con ago e filo la parte finale e si procede alla cottura, senza dimenticarsi di bucare la pelle del collo per evitare che scoppi. Successivamente, si passa alla bollitura fino a cottura ultimata, per poi servirlo freddo con un giro d’olio.
Evento
Sagra del Collo d’ocio ripieno
https://www.visitarezzo.com/it/-e-ottobre/sagra-del-collo-docio-arezzo