La cipolla dorata di Voghera è coltivata negli orti del Vogherese a partire dall’800. I bulbi sono caratterizzati da una forma a trottola, color giallo-dorato intenso; questa varietà è coltivata oggi in Oltrepo Pavese nei comuni di Voghera, Casei, Gerola, Silvano Pietra e Montebello della Battaglia. La zona del vogherese è perfetta per la produzione della cipolla dorata, per la presenza di terreni argillosi.
Nel 1990, con la costituzione del Consorzio produttori della cipolla di Voghera, le tecniche per la coltivazione della cipolla divengono sempre più avanzate, al fine di ottenere un prodotto sano e qualificato dal punto di vista nutrizionale.
La sua esportazione parte dal 1900 e viene citata nel 1935 nella famosa rivista “La Massaia”, che la considerava ingrediente principale nella ricetta del “Caviale sintetico”. Le caratteristiche principali della cipolla dorata sono l’ottima conservabilità e il sapore deciso. Proprio per l’intensità del sapore, viene raramente consumata a crudo, per questo si predilige l’uso in piatti per cui è prevista una lunga cottura.
Secondo alcune tradizioni popolari, la cipolla era un valido strumento contro i malefici delle streghe e le opere di spiriti diabolici. La raccolta durante il periodo calante era fondamentale, quando Era veniva sottratta all’influenza maligna di Ecate (divinità in grado di viaggiare liberamente tra il mondo degli uomini, quello degli Dei e il regno dei morti ed era spesso raffigurata con delle torce in mano).