Il sapore, la tradizione e la cultura di Rovato è nel manzo all’olio De.Co.: un territorio da gustare!
Rovato, in provincia di Brescia, è la casa madre del manzo all’olio De.Co.
Un piatto che racconta di sapori e profumi intensi, ma ancor più del legame col territorio.
Questo comune lombardo è incastonato tra le colline e le montagne: a sud della Franciacorta e proprio ai piedi del Monte Orfano.
In questa cornice di rilievi nasce la lunga tradizione nel campo delle carni bovine.
Rovato è da sempre dedita all’allevamento e al commercio delle carni, che rappresentano il cavallo di battaglia economico ma soprattutto culturale.
Perché le radici affondano in un passato molto lontano, che continua a sopravvivere con fierezza.
Le prime tracce del mercato del bestiame rovatese risalgono all’età longobarda!
Fu questa popolazione che per prima creò un piccolo mercato nel piazzale della chiesa di S. Michele, sul Monte Orfano.
Durante il Medioevo, mandriani, nomadi e pastori conducevano le mandrie di bestiame in questa piazza, con lavoro e dedizione quotidiani.
Quando nel 1480 il paese rifiorisce dal periodo di peste, viene inaugurato il mercato del lunedì: non più un ritrovo saltuario, ma fisso e stabile nei secoli.
Infatti, nel 1517 il Doge della Repubblica di Venezia conferma a Rovato il diritto di tenere il mercato di bestiame ogni settimana.
Da lì è storia d’eccellenza.
Il paese acquisisce una notevolissima importanza sotto il profilo commerciale e diviene il centro di scambio più importante della Franciacorta.
Gli archivi conservano manifesti con le prime norme introdotte nel 1868 dall’Amministrazione comunale.
Nei documenti viene citata anche l’istituzione della prima edizione de la: “Fiera di bestiame, formaggio e merci di qualsiasi altro genere” del 6-7-8-9 luglio 1868.
Si tratta dell’attuale Lombardia Carne: la fiera più importante del nord d’Italia.
Insomma, un’eccellenza che ha messo poco a farsi conoscere in tutta la nazione.
La rinomata carne di manzo di Rovato, in particolare, costituisce la base di preparazione per gustosi bolliti misti.
I tagli impiegati sono: biancostato, punta di petto, trippa, testina e guancia.
E ovviamente fa da protagonista nel caratteristico manzo all’olio di Rovato, da realizzare invece con il solo taglio del cappello del prete.
In varie forme quindi, ma con la stessa altissima qualità, la carne ha sempre inondato le stradine del comune col suo profumo.
Il manzo all’olio De.Co. vanta una tradizione culinaria antichissima.
La prima ricetta, della nobildonna Veronica Porcellaga, è datata fra il 1500 e il 1600!
Esistono altre tracce scritte anche del 1800.
Ovviamente la ricetta è andata un po’ a modificarsi nei secoli, ma la sostanza è la stessa: carne locale di qualità e ingredienti poveri da trattare con amore.
È il piatto principe dell’enogastronomia franciacortina, quello che ormai da cinque secoli segna le tavole, la storia e l’economia del territorio: sua maestà il manzo all’olio tradizionale di Rovato.
La Giunta comunale del sindaco Tiziano Belotti, dopo una gestazione andata avanti per almeno tre Amministrazioni, ha approvato formalmente la De.Co.
Il logo è stato realizzato dagli artisti della scuola “Francesco Ricchino” di Rovato: lo stemma della cittadina al centro, accompagnato da un bovino e da un ramoscello d’ulivo.
Ecco qui la ricetta del manzo all’olio De.Co., per chi vuole imbattersi in questi profumi coinvolgenti.
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