A Rotzo la regina indiscussa è proprio la patata, dal sapore a dir poco…unico.
Facciamo un tuffo indietro nel tempo di un po’ di anni: 1800 e un uomo armato di tanta voglia di scoprire.
Ci troviamo a Rotzo, un piccolo comune di 640 abitanti in provincia di Vicenza.
E voi penserete: che cosa si può fare in un paesino come Rotzo?
Sicuramente grandi cose, basta essere dei visionari come il personaggio che vi sveleremo a brevissimo!
Infatti, fu proprio l’Abate Agostino Dal Pozzo, dopo aver studiato meticolosamente il terreno della campagna di Rotzo, a scoprirne le particolarità uniche che essa riserva.
Grazie alla sua lungimiranza, ha da subito compreso che il terreno di questa zona costituisce un mix perfetto di elementi: la sua struttura sciolta, tipica dei materiali morenici, si unisce all’eccezionale capacità di drenaggio garantita dalla natura calcarea del sottosuolo.
Ma non è finita qui! Il clima è infatti un alleato prezioso: mite e piovoso in primavera, seguito da giornate soleggiate e asciutte d’estate, grazie alle correnti calde che risalgono la Valdastico e la Valdassa.
Gli inverni gelidi poi fanno il loro lavoro, eliminando molte malattie del suolo.
E L’escursione termica tra giorno e notte, caratteristica tipica del territorio collinare, è la ciliegina sulla torta, perché favorisce l’accumulo di amido e impedisce all’acqua di fare danni, permettendo alle nostre amate patate di crescere belle, asciutte e compatte.
La combinazione di questi fattori? Beh, che dire. Sicuramente le patate di Rotzo non avrebbero preferito condizioni migliori di queste.
Ecco perché sono così speciali!
Le patate di Rotzo De.Co. sono un prodotto dalle mille sfaccettature e curiosità.
Scopriamone qualcuna insieme!
Le patate di Rotzo sono delle superstar nel mondo delle patate di montagna, e vi possiamo garantire che, una volta provate, vi rimarranno intrappolate come poche cose al mondo.
Profumo irresistibile, sapore eccezionale, e poi vogliamo parlare di quanto siano versatili in cucina?
Per gli chef sono una vera e propria tela bianca: con l’alta percentuale di amido e la consistenza soda e asciutta, si prestano a un mondo di preparazioni.
Perfette per gli gnocchi, ma anche per cotture al vapore, lesse o al forno. Ecco perché sono così amate!
Qui, le varietà regine sono la Bintje, la Desirèe e la Spunta, tutte caratterizzate da una pasta bianca o giallo-chiara e da una buccia bianca o rossa.
E, ancora una volta, grazie alla ricca presenza di amido, restano in super forma fino alla fine dell’inverno.
Sono coltivate da piccoli produttori uniti all’Associazione Produttori Patata di Rotzo De.Co., e da alcune aziende agricole di dimensioni maggiori.
La coltivazione segue regole ben precise che garantiscono la qualità del prodotto, tanto che nel 2004 hanno ottenuto la De.Co., un vero e proprio sigillo. Quindi, quando diciamo “Patata di Rotzo”, parliamo di autenticità e bontà controllata!
Una simpatica poesia ne descrive la versatilità in cucina:
“Tra i frutti che quest’anno da’ la terra,
che giorno dopo giorno viene arata
e si coltiva al sole e non in serra
con prodotti genuini concimata,
spiccano, chiari, bruni, allineati,
della patata i tuberi bramati.
Sono bintje le brunette
rugginose, delicate,
ricche d’occhi e di vallette,
buone a gnocchi che lessate,
la cui pasta giallo-abrata
anche arrosto e’ prelibata.”
(Da “La Festa della Patata”, poesia tratta dal libro “Voci dall’Altopiano” di Giovanni Dal Pozzo.)