I cotechini non sono tutti uguali… Dipende chi lo fa.
L’Emilia Romagna è conosciuta come “la terra dei salumi e degli insaccati”.
Perché questa forte tradizione? Ci sono ragioni storiche che risalgono ai tempi degli etruschi, ma oggi parliamo di passione, di attenzione ai processi di trasformazione, di valori portati avanti con tenacia.
Questa è proprio la storia che porta il cotechino crudo ad essere riconosciuto prodotto De.Co.
Una ricetta che risale agli anni ’50, sapientemente mantenuta e ripresa da Stefano Scarparo e sua moglie Barbara Bossù che hanno rilevato la storica salumeria nel 2010.
Stefano e Barbara hanno creduto fortemente che l’attenzione alla qualità avrebbe creato un identità del prodotto rendendolo diverso dagli altri cotechini e infatti così è stato!
In che senso crudo?
Il cotechino deriva il suo nome da “cotica”, antico termine usato per indicare la cotenna ed è ottenuto da un impasto di carne suina, grasso suino e cotenna macinata e viene poi insaccato in budello naturale.
Dopodichè viene posizionato su una pertica di legno in una stanza a temperatura controllata (50 gradi) per 12 ore per far si che il prodotto si asciughi (“stufatura”) e sia pronto per la vendita a crudo.
Questa è sempre la meraviglia dell’Italia: ogni prodotto è unico e abbiamo la fortuna di conoscerlo, assaporarlo grazie a chi recupera le ricette della tradizione e le porta avanti spesso migliorandole.