L’armonia di un territorio è spesso opera dell’uomo.
Un millimetro di pietra scolpito, un centimetro di bellezza costruito
Questa la filosofia che ha guidato per secoli gli scalpellini di Montovolo.Quanti antichi mestieri di cui non conosciamo nemmeno il nome hanno in realtà creato tante delle meraviglie che ci circondano!
L’armonia tra arte e paesaggio, quella bellezza di cui gli occhi e l’anima hanno tremendamente bisogno è stata creata dai Mastri Comancini.
Così venivano chiamati nel Medioevo, i tagliapietre, scultori, scalpellini della pietra che hanno saputo creare un perfetto equilibrio tra l’uomo e la natura.Importanti opere prendono forma
Dalle cave di Campolo e Orelia (località poco distanti da Montovolo) usciranno tra ‘800 e ‘900 tanti lavori di prestigio: gran parte della Rocchetta Mattei, il Palazzo del Capitano della Montagna di Vergato, lo zoccolo del monumento di Carducci e il palazzo della Questura di Bologna, la stazione di Prato, la Casa del Fascio di Porretta, parte della chiusa del Reno e la chiesa di San Giovanni Battista a Casalecchio, il Mausoleo di Marconi a Pontecchio.
A lezione con i Mastri
Per fortuna come nel caso degli Scalpellini di Montovolo diventati un mestiere De.Co., queste tradizioni ritornano coinvolgendo i giovani, il nostro patrimonio.
Qui la voglia di tramandare questo antico mestiere è davvero sentita.
L’Associazione Fulvio Ciancabilla ha deciso, infatti, di dar vita ad un percorso che conta ad oggi ben 50 allievi entusiasti di far parte di questa iniziativa.
Guardare, stare accanto a chi possiede la ormai rarissima conoscenza ed abilità di scolpire la pietra è un privilegio.
La soddisfazione poi nel vedere una propria opera prendere forma non ha eguali. “I corsi dell’associazione sono nati proprio con l’intento di tutelare e valorizzare questo patrimonio inestimabile di conoscenze, ma la condivisione tra i Maestri e gli oltre cinquanta allievi che finora hanno frequentato i corsi ha portato con sè molto altro.”