Dian De.Co. è la pasta a medaglione con lo stemma di Diano Marina, un sigillo della territorialità e paternità di questo piatto storico.
Un concentrato di raffinatezza ed equilibrio, ideale per palati che vogliono lasciarsi coinvolgere da un sapore delicato, che sa di tradizione e cultura.
Il piatto Dian De.Co. unisce tradizione e futuro ad ogni morso. Si possono quasi assaporare le memorie e le prospettive di cui è intriso.
E come tutti i pezzi di cultura, anche questo ha una storia da raccontare.
La sua nascita è a Diano Marina, provincia di Imperia, Liguria.
Questa terra bagnata dal mare e abbracciata dall’agricoltura ha la paternità del Dian, ormai sigillata indelebilmente dall’attestazione De.Co.
Tutto ebbe inizio tra le mura di un’abbiente famiglia: i Novaro.
Molto noti tra la gente di Diano Marina per la produzione di pregiato olio extravergine d’oliva, i Novaro erano tanto agiati quanto stimati.
E la fortuna di quest’agio si espresse proprio nella loro cucina, grazie ad un ingegnoso cuoco che vi lavorava, e che aveva prestato servizio tra le famiglie genovesi più blasonate.
Forse proprio questo fattore lo portò a dover inventare qualcosa di nuovo, che potesse catturare e rinnovare l’apprezzamento verso la sua cucina.
Ecco che nacque la geniale idea, e con essa un nuovo tipo di corzetto.
Si tratta di una pasta tradizionale della cucina ligure, che però il cuoco decise di rivisitare.
Non più di forma tonda ma ovale, il nuovo corzetto disposto a corona ricordava la forma di un fiore.
E non solo: su questa sorta di medaglione viene impresso un grifone al centro: lo stemma di Diano Marina, contornato dal nome della località balneare.
Insomma, un sigillo di paternità che sarebbe durato nei secoli.
Per la salsa è stato tutto più semplice, visto il ricco e fecondo entroterra dianese.
Tante erano le rigogliose erbe aromatiche, tra cui la ‘pèrsega’ (maggiorana), che era inevitabile il loro contributo.
Alla maniera delle salse da mortaio, notoriamente caratterizzate dall’aglio e dall’olio extravergine di oliva, il geniale cuoco creò con questi ingredienti già in casa un’ottima base.
Aggiungendo formaggio e maggiorana, nacque ‘a sarsa de pèrsega’.
Da quel giorno ad oggi, il successo è stato un crescendo.
Fregiata dell’attestazione De.Co., la pasta Dian ha debuttato come ospite d’onore nel menù gourmet inventato e realizzato dagli chef dell’Accademia delle tradizioni enogastronomiche della Liguria di Ponente.
Un esordio senza eguali per questo piatto, ormai veicolo di promozione del territorio.
Diano Marina, già molto attiva nel settore turistico, ha dato ulteriore impulso alla sua valorizzazione.
Per chi vuole imbattersi nella sua preparazione, la ricetta del Dian De.Co. promette di scaturire profumi irresistibili.
Per la pasta.
Ingredienti:
Preparazione:
Disporre la farina a fontana e mettere le uova.
Sbattere con una forchetta insieme a sale, vino e olio extravergine di oliva.
Iniziare ad impastare sino ad ottenere un composto omogeneo di buona consistenza ed elasticità.
Stendere la pasta e coppare con lo stampo.
A questo punto i Dian sono pronti per essere cotti.
Per la salsa.
Ingredienti:
Preparazione:
L’esecuzione è la stessa del pesto.
Schiacciare l’aglio nel mortaio, aggiungere le foglioline di maggiorana, il sale e fare incorporare.
Aggiungere, mescolando, la mollica e i formaggi.
Diluire con l’olio.
Aromatizzare la ricotta con le erbe.
Passare al setaccio il tuorlo dell’uovo sodo e con l’albume preparare una brunoise. Cuocere i Dian in abbondante acqua salata.
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