L’ Asperge di Santena, un liquore dal gusto amaro, diviene prodotto De.Co.
Santena è un comune italiano situato in Piemonte, di 10 505 abitanti. Il suo asso nella manica? L’asparago.
Da qui, infatti, con passione e creatività, nasce la magia: l’Asperge. Un liquore amaro d’erbe all’asparago, dal gusto incisivo e graffiante.
Di recente, proprio l’Asperge si aggiunge al registro dei prodotti De.Co. con la delibera 69 del giorno 23 luglio 2023.
La Giunta comunale, guidata dal sindaco Roby Ghio, ha iscritto nel Registro Deco il prodotto proposto dalla ditta La Dolce Vita Di Spoto, pasticceria di via Cavour 63.
Notizia freschissima, questa, che riempie d’orgoglio tutti i cittadini di Santena e non solo.
Silvia Migliore, l’assessore alle Politiche di Sviluppo Economico e Commercio, conferma con estremo entusiasmo che l’asparago per i cittadini di Santena è un prodotto di vanto locale.
Pertanto, provate ad immaginare quanto sia motivo di soddisfazione per l’amministrazione e tutti i residenti sapere che questo prodotto si è aggiudicato la certificazione De.Co.
Ma non finisce qui! L’assessore ci tiene ad aggiungere un dettaglio da non tralasciare assolutamente. Per l’azienda produttrice, è obbligatorio indicare il simbolo De.Co. che rappresenta Cavour e un asparago, emblema della città, sull’etichetta delle bottiglie.
Al nuovo prodotto viene assegnato il numero 12.
Ma soprattutto, l’aspetto più interessante è che da un prodotto super rinomato si possa creare una bevanda che fa esplodere il suo gusto concedendogli una forma del tutto nuova.
Quindi, cosa aspettate ad assaggiare questo fantastico liquore? Siamo sicuri che lo apprezzerete davvero tanto, grazie alle sue note travolgenti.
Un po’ di curiosità sull’asparago di Santena. Perché sì, impossibile non dare spazio alla materia prima da cui tutto è nato.
Iniziamo subito con una chicca botanica! L’asparago, membro della famiglia delle Liliacee, è una specie ortiva perenne.
Le parti commestibili sono i turioni, una speciale tipologia di germogli dal sapore delicatissimo.
Ora, attenzione: questi turioni si sviluppano dai rizomi sotterranei, noti anche come “zampe” (perché si sa, le piante hanno le loro radici e stili di vita). L’asparago può anche sbizzarrirsi con la moda dei colori: c’è chi preferisce il verde, chi il bianco, e altri ancora il viola. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!
Che dire invece dell’asparago di Santena? Sicuramente, non si può non fare caso al suo colore verde sgargiante con qualche tocco violaceo.
In più, è noto per la presenza di turioni con punte super affilate, e come se non bastasse, la sua lunghezza media è di 22 cm, e più del 65% è puro colore. Praticamente il re degli asparagi!
A maggio son giorni di festa a Santena. Ebbene sì, parliamo della Sagra dell’Asparago che quest’anno ha soffiato novanta candeline.
Un evento così grande che merita la menzione d’onore.
Dal 12 al 21 maggio 2023, in piazza dei Martiri della Libertà a Santena, si è tenuta la 90° edizione della rinomata kermesse. Un evento organizzato con estrema dedizione dalla Pro loco di Santena, con il patrocinio del Comune di Santena, della Città metropolitana di Torino e della Regione Piemonte.
Parole d’orgoglio quelle del sindaco Roberto Ghio: “Da 90 anni il nostro Comune ha portato avanti questa tradizione con orgoglio e impegno”, ha ribadito, sottolineando che la coltura dell’asparago richiede tempo e dedizione, ed è bello sapere che molte nuove generazioni si sono approcciate alla coltivazione di questo ortaggio.”
L’inaugurazione, con il taglio del nastro e gli interventi delle istituzioni, è stata il 12 maggio alle 18, nel Pala Asparago, in piazza Martiri della Libertà. Durante la serata d’apertura si è tenuto uno show cooking dall’Associazione Cuochi di Torino e Provincia. A seguire, c’è stata l’investitura della “Bela Sparsera e ‘l so Ciatarin”, con la madrina della Sagra, Sonia De Castelli.
Anche il vicesindaco e assessore con deleghe ai grandi eventi, Paolo Romano ha voluto esprimere le sue considerazioni: “La Sagra dell’Asparago ha rappresentato l’evento più grande della nostra città. Ha unito elementi della tradizione alla ricerca culinaria e alla promozione del territorio. Grazie a questo evento abbiamo rinnovato ogni anno la memoria della cultura contadina, maturata in quasi cento anni di storia della Sagra”.
Inutile dire che l’evento non si è fermato solo all’aspetto culinario, ma è andato oltre con serate a ritmo di musica e concerti per tutti i residenti. Impossibile non ballare!
Inoltre, le strade erano decorate dai tradizionali mercatini e sfilate musicali.
Hanno pensato proprio a tutti: anche i bambini hanno avuto modo di godere dei momenti di animazione organizzati dalla Biblioteca di Santena.
“L’intrattenimento è stato dedicato a tutti, adulti e bambini, per unire la città di Santena in un unico evento”, ha concluso Silvia Migliore, consigliere con incarico alle associazioni ricreative.
“Un plauso va alla Pro loco, a tutte le associazioni santenesi e ai loro volontari che si sono messi a disposizione affinché queste iniziative avessero successo”.
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